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      I fanatici cattolici della Valtellina, sostenuti anche dall'autorità dei vescovi di Milano, S. Carlo e Federico Borromeo, uccisero all'improvviso un gran numero di fratelli protestanti! Ma le vere guerre di religione erano finite nel 1648 circa; altre guerre si combatterono sia contro l'invasione turca, sia per ingrandimenti di Stati, o per capricci di principi, cioè guerre politiche.
      (4) Il Seicento, come altri secoli, è stato giudicato con troppo foschi colori: certi autori si immaginano che si possa passare senz'altro da un secolo buono ad uno cattivo o viceversa, quasi che non ci fosse continuità nei fenomeni naturali. Talora vi è del bene sotto un certo aspetto, tal altra no: il male ed il bene non hanno una netta demarcazione. Il secolo XIX è stato forse tutto bello, tutto fortunato per l'Italia? Non abbiamo avuto anche in questo dei traditori della patria? Basti ricordare gli anni 1814, 1821, 1831, ecc. Non possiamo dimenticare, ad esempio, l'ammiraglio Paolucci che nel 1844 chiamava felicissimo il Governo austriaco; e il contr'ammiraglio Bandiera, padre dei due eroi, Emilio ed Attilio Bandiera, il quale maledì i figli perchè avevano abbracciata la causa della loro patria, e si prosternò a quel Governo che pochi giorni dopo faceva fucilare i suoi figli? Non è forse questa una forma di atavismo antipatriottico?
      (5) G. Ceradini, Qualche appunto storico critico intorno alla scoperta della circolazione del sangue, in Annali del Museo Civico di Storia naturale di Genova, 1875, vol.


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Domenico Guglielmini e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1914 pagine 188

   





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