BREVI CENNI SULLA CHIMICANella prima metà del secolo XIX
Estratto dal Supplemento Annuale all'Enciclopedia di Chimica,
diretto dal Prof. I. Guareschi, vol. XXXI, 1915.
INTRODUZIONE
Da molti anni io pensavo di scrivere su questo famoso chimico, e nelle mie lezioni e specialmente nelle conferenze di analisi non ho mai tralasciato di riassumere l'immensa opera scientifica di Berzelius. E tanto più volentieri quanto più io andavo leggendo e rileggendo le Memorie originali di questo grande indagatore della natura.
Tutti i grandi Trattati di chimica sono pieni del nome di Berzelius. Anche nel libro di Ostwald: L'évolution d'une science, la Chimie (1909) il nome che campeggia è sempre quello di Berzelius, e ciò dopo settant'anni dalla sua morte!
Sulla vita e sull'opera scientifica di Berzelius si è scritto poco; specialmente in Italia non troviamo nessuna biografia che valga a darci un concetto dell'immensa influenza che ha avuto quest'uomo nel progredire della nostra scienza dal 1800 al 1850. Era però conosciuto in Italia, perchè alcune delle sue opere furono tradotte in italiano dal Sembenini, dal Duprè e da altri.
Ma anche all'estero, oltre a quanto hanno scritto Henri Rose(1), Söerbaum(2) e il Wurtz, ben poco si conosce di studi importanti intorno all'opera di Berzelius.
[vedi fig_122.png]
Fig. 122. - Medaglia coniata per l'inaugurazione del monumento a J. Berzelius
in Stockholm (1858).
Appena fu conosciuto all'estero per i suoi lavori sull'elettrolisi e per altre ricerche, il Berzelius incominciò ad avere corrispondenza epistolare coi principali chimici e fisici del suo tempo: dal 1808 con H. Davy, dal 1810 con Berthollet, dal 1812 con Alex.
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