Marcet, dal 1819 con Dulong e poi in seguito con Wöhler, con Magnus, Liebig, Mitscherlich, Gmelin ed altri. Dopo la morte del Dulong, che avvenne nel 1838, il Berzelius ebbe più poca corrispondenza coi chimici francesi. Per Dumas, Laurent e Gerhardt ebbe poca simpatia; la sua corrispondenza epistolare col Dumas fu molto limitata.
In questo periodo, magnifico per la scienza ideale, molti dei migliori fisici incominciarono la loro carriera come chimici e fecero nella chimica lavori importantissimi; basterebbe ricordare Gay-Lussac, Faraday, Magnus, Regnault, Dulong, i quali hanno lasciato nella chimica una vera impronta; il Gay-Lussac invero era più chimico che non fisico.
La biografia di certi uomini rappresenta una buona parte della storia della scienza; se, a cagion d'esempio, si volesse dire della vita e delle opere di Priestley, di Scheele, di Bergman e specialmente di Lavoisier, bisognerebbe entrare nei particolari della storia di tutti i rami della chimica. Tanto più possiamo dire questo pel solo Berzelius, per questo grande chimico svedese, il quale ha contribuito al progresso della chimica in tutte le sue parti. Mente generalizzatrice e filosofica per eccellenza, ha saputo dare nel tempo stesso alla esperimentazione un indirizzo che fu poi seguito da tutti i chimici; ed a lui devesi perciò la scoperta di un gran numero di corpi nuovi, organici e inorganici, ed inoltre di numerosi elementi chimici nuovi.
È talmente grande la figura di Berzelius ed è stata così immensa la sua influenza nel progredire della chimica e scienze affini, dal 1800 al 1850, e anche dopo, che non posso resistere al vivo desiderio di far conoscere alcune notizie sulla vita e particolarmente sulle opere di quest'uomo.
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