Contribuirono molto al progresso della chimica in questo periodo Gay-Lussac e Dumas, quando dotarono la scienza dei loro metodi per determinare la densità di vapore dei corpi minerali e organici volatili. Dumas fece conoscere il suo metodo di determinazione delle densità di vapore nella Memoria: Dissertation sur la densité de la vapeur de quelques corps simples(22), e da allora cominciò ad aver valore la determinazione dei pesi molecolari secondo la legge di Avogadro.
I pesi atomici di Berzelius potevano dunque essere controllati sia dalla legge di Petit e Dulong, sia dalle leggi dell'isomorfismo di Mitscherlich, ed ora anche dalle densità di vapore.
Lo stato della chimica dal 1800 al 1820, quando Berzelius era nel culmine de' suoi lavori, trovavasi piuttosto in basso in molti paesi. Pochissimo coltivata in Italia, lo era ancor meno in Austria. Ma anche in Germania trovavasi ad un livello inferiore a quello della Francia con Berthollet, Dulong, Gay-Lussac, Thenard, Vauquelin, ed a quello dell'Inghilterra con Dalton, Davy, Wollaston, Thomson.
In Germania la chimica incominciò a svilupparsi rapidamente dopo il 1820.
Ecco quanto scriveva Helmholtz sullo stato, non dico della chimica, ma delle scienze in Germania alla fine del secolo XVIII ed al principio del XIX(23): "È oggi assai difficile per noi l'immaginare, almeno per la Germania, lo stato delle scienze naturali nei primi anni di questo secolo. Magnus nacque nel 1802 ed io ventinove anni più tardi. Ma ritornando ai ricordi della mia giovinezza io rammento che quando cominciai a studiare la fisica nei Trattati della biblioteca di mio padre, che in altri tempi aveva insegnato anch'egli, io non potei ritrarne che idee che oggi ci paiono appartenenti al Medio Evo.
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