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      Venga, mi diceva, mentre che l'operazione è in corso, le farò vedere due o tre cosette che non le rincrescerà a conoscere". E tutto questo si faceva lo stesso giorno: di modo che avevo nello stesso tempo il vantaggio d'istruirmi e di passare il mio tempo nel modo più gradito. Talvolta mi faceva vedere i suoi campioni di minerali, fra i quali egli possiede degli oggetti di gran rarità, ovvero mi faceva conoscere i risultati ottenuti dai chimici forestieri su di un soggetto di cui ci eravamo occupati; m'aiutava in seguito a capire un passaggio che mi sembrava oscuro, oppure mi traduceva delle pagine intere di un autore che non capivo".
      [vedi fig_125.png]Fig. 125. -. Monumento a Berzelius nel cimitero di Stockholm.
     
      Dopo il 1828 circa Berzelius abitava nel palazzo dell'Accademia delle Scienze di Stoekholm, ove aveva anche il nuovo laboratorio. La sua vita era assai modesta. Wöhler ci ha descritto il vecchio laboratorio di Berzelius, ove ha fatto tante e tante importanti scoperte.
      Quando entrai nel suo laboratorio, scrive Wöhler (nella prima visita a Berzelius, 1823), mi parve di sognare, dubitai della realtà e non potevo abituarmi all'idea che io ero in questo luogo classico e al limite estremo de' miei desideri.
      Il laboratorio era composto di due camere arredate semplicemente, non vi erano nè fornelli, nè cappe, nè condutture pel gas e per l'acqua. In una erano dei lunghi tavoli di abete, l'uno dei quali serviva per Berzelius e nell'altro stavo io. Lungo il muro erano degli armadi coi reattivi e nel mezzo il bagno a mercurio e la lampada smaltatore posta sotto una cappa in lamiera che si immetteva nel camino della stufa.


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Jons Jacob Berzelius e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1915 pagine 398

   





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