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      Liebig era di un carattere impetuoso, spesso violento; non tollerava la critica dei propri lavori e rispondeva con vivacità straordinaria. Spesso anche si dimostrò ingiusto verso chimici stranieri che non condividevano le sue idee. La lotta contro Laurent e Gerhardt è veramente deplorevole. Egli ruppe le relazioni amichevoli coi principali chimici del tempo, quali Berzelius, Mitscherlich, Marchand, Mulder, ecc.
      Wöhler invece era di carattere mite, più equanime; non si lasciava trascinare dalla passione, e ne sono prova le belle lettere che scriveva all'amico intimo quando questi era in lotta con qualcuno. Wöhler, che era affezionatissimo a Liebig, serviva come moderatore; e spesse volte scriveva a Liebig delle lettere calde d'affetto, ma nelle quali apertamente esprimeva il suo avviso sulle controversie che Liebig aveva con molti chimici del suo tempo, e lo consigliava, lo scongiurava ad essere più moderato(85).
      L'eccessivo orgoglio di Liebig e di Dumas si manifesta chiaramente in una Nota pubblicata da questi due chimici nel 1837: Sullo stato attuale della Chimica organica(86); pare quasi che non esistesse la chimica organica, o che assolutamente tutto fosse erroneo; in quella Nota essi si propongono di studiare tutto il vasto campo della chimica organica, di analizzare tutti i composti organici, di verificare le analisi degli altri chimici, ecc. Per quanto avessero dei collaboratori, non avrebbero mai potuto sviluppare l'immenso programma. E qui si noti che erano tempi in cui vivevano Gay-Lussac, Berzelius, Mitscherlich, Wöhler, Laurent, Erdmann.


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Jons Jacob Berzelius e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1915 pagine 398

   





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