Ma Berzelius non approvò tutto ciò e tanto meno quel libro sulla fisiologia animale che era a lui dedicato. Il Berzelius rispose colle parole seguenti: "Sino a che tu hai lavorato per far progredire la scienza, io ti ho sinceramente ammirato. L'importanza e il numero straordinario dei risultati da te ottenuti, ti hanno innalzato ad uno dei più alti gradini della scienza. La tua naturale disposizione di spirito, la tua immaginazione ricca e poetica ti svelarono delle vie nuove e inattese per arrivare a dei risultati; tu ti trovavi nella situazione per la quale la buona madre natura ti aveva dotato di qualità poco ordinarie. Gli Inglesi ti hanno chiesto di far loro una relazione sullo stato della chimica organica; quest'invito, poi l'edizione della Farmacia di Geiger, ti hanno spinto a scrivere. La tendenza poetica del tuo spirito e la tua grande facilità di dire ti hanno tosto condotto nel campo illimitato delle teorie; ora la tendenza poetica è precisamente la compagnia la più dannosa. Essa ti ha dettato delle idee brillanti e tu ce le hai rese nell'assoluta condizione della loro verità. La ricchezza della tua esperienza in chimica ti fa errare, essa ti spinge a trattare arditamente delle scienze di cui non hai a fondo studiato la parte anatomica e fisiologica ed i tuoi scritti ne contengono le prove più chiare. In questo modo tu hai acquistato tra un gran numero di principianti e di amatori, in Europa ed in America, una rinomanza che coloro i quali sono addentro in queste scienze abbassano invece ogni giorno di più perchè essi sono quasi obbligati a dimostrare come il tuo edifizio di insegnamento seducente si accorda poco colla nuda verità e come siano fallaci le conclusioni che contiene.
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