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      Ecco le mie idee sulla teoria nelle scienze sperimentali: colui che vuole edificare una teoria deve verificarla con tutti i fatti che vi si collegano senza nulla pregiudicare in suo favore; deve mettere in evidenza tanto i punti deboli come quelli buoni. Non si deve mai cercare di far nascere la convinzione là ove invece non vi è che verosimiglianza. Perchè colui che dà delle probabilità per delle verità conduce all'errore, volere o non volere. Tutti i teorici, a questo riguardo, debbono seguire i principi di Newton, i quali ancora oggi assicurano a questo grand'uomo il più alto posto, che non è stato ancora sorpassato, benchè il secolo che è scorso dopo di lui abbia fatto di più per la scienza che non tutti i tempi precedenti.
      Tu mi farai l'obbiezione che io non ho sempre seguito questo principio. In ciò tu hai sfortunatamente ragione. Gli sforzi che io ho fatto nella mia giovinezza per dimostrare che l'azoto e il cloro erano dei corpi composti avrebbero preso un altro indirizzo se io avessi saputo allora stimare questo principio al suo giusto valore. Per convincersi sarebbe bastato in quel tempo qualche verosimiglianza. Ho dovuto riconoscere subito che le mie vedute erano erronee; io fui punito e guarito dei miei errori, ed ho appreso ad essere più saggio
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      Bella lettera certamente. Ma bisogna riconoscere che molte delle idee e leggi generali stabilite da Liebig riguardo la chimica fisiologica vegetale ed animale erano vere, ed ebbero grande influenza sul progresso dell'agricoltura e della fisiologia.


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Jons Jacob Berzelius e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1915 pagine 398

   





Newton Liebig