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      Thenard nel 1815, quando scriveva la prima edizione del suo Trattato di Chimica, non ammetteva ancora che le combinazioni chimiche fossero fisse, costanti, determinate.
      Berzelius incominciò le ricerche sulle proporzioni chimiche nel 1807; egli stesso lo dice: "Nel 1807 io cominciai le mie esperienze sulla determinazione delle proporzioni in chimica, che mi furono suggerite dalle eccellenti esperienze di Richter(186). Io allora non prevedevo l'estensione di questo soggetto".
      Berzelius ha fondato su solide basi la legge delle proporzioni definite di Proust, anche col dimostrare che la stessa legge vale per la combinazione dei corpi composti fra loro. Egli fece vedere con un gran numero di analisi che il peso molecolare di un composto (allora si diceva il peso atomico) è uguale alla somma dei pesi atomici dei corpi semplici che lo compongono. Coll'uso delle formole da lui proposte e quindi delle equazioni, come ad esempio:
     
      2KOH + H2SO4 = K2SO4 + 2H2O
     
      venne messo in chiaro ciò che risultava dalle analisi, che, cioè, la somma dei pesi atomici dei corpi che reagiscono è sempre uguale alla somma dei pesi atomici dei corpi che si formano; il primo membro della equazione deve essere, in quanto alla somma dei pesi, uguale al secondo. È l'espressione più chiara, evidente e semplice della legge di Lavoisier che il peso dei corpi che reagiscono è uguale al peso dei corpi prodotti.
      Dalla corrispondenza con H. Davy risulta che ancora nel 1811 Berzelius non era venuto alla chiara conoscenza della teoria atomica di Dalton.


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Jons Jacob Berzelius e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1915 pagine 398

   





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