78,3
39
39,1
Sodio . . . . . .
46,5
23
23
Litio. . . . . . .
13
6,5
7
Come si scorge, i metalli bivalenti di Gerhardt hanno un peso atomico metà di quello di Berzelius; i pesi atomici di Berzelius pei metalli alcalini hanno un peso atomico pure doppio. Cannizzaro fece notare questa discordanza; raddoppiò i pesi atomici dei metalli bivalenti ed accettò i pesi atomici dei metalli alcalini quali erano ammessi da Gerhardt, e ne venne fuori il sistema moderno dei pesi atomici, tutti uniformi e corrispondenti alla valenza. Quindi, mentre giustamente Berzelius scriveva, come modernamente BaCl2, CaCl2, PbCl2, ecc., e Gerhardt BaCl, CaCl, CaCl, PbCl, ecc., per i composti alcalini Gerhardt dava KCl, NaCl, AgCl, mentre Berzelius scriveva KCl2, AgCl2, ecc.
Le formole dei composti dei metalli bivalenti erano precisamente quelle che furono adottate dall'Avogadro e poi, dopo il 1860, come ad esempio CaO, BaO, ZnO, PbO, HgO, CuO, Hg2O, Cu2O, HgCl2, PbCl2, ecc., e quelle per l'argento e i metalli alcalini di Berzelius erano diverse: KO, KCl2, KSO4, AgO, AgCl2, ecc., invece di Ag2O, K2O, KCl, K2SO4, AgCl, ecc.
Sul peso atomico del carbonio si è discusso molto prima del 1850. Nei primi anni del secolo XIX si ammetteva, calcolato dalla composizione dell'acido carbonico, il numero 12 quale fu ammesso anche dall'Avogadro, poi il Berzelius in base a nuove determinazioni della densità dei gas ammise il numero 12,24, numero che fu accettato dai chimici per più di 20 anni.
Dumas e Stas nel 1840 ristudiarono la composizione dell'acido carbonico, bruciarono nell'ossigeno puro dei diamanti, ecc., ed arrivarono al numero esatto 12, contrariamente a quello dato da Berzelius.
| |
Gerhardt Berzelius Berzelius Gerhardt Berzelius BaCl CaCl PbCl Gerhardt BaCl CaCl CaCl PbCl Gerhardt NaCl AgCl Berzelius AgCl Avogadro HgCl PbCl Berzelius AgCl AgCl Avogadro Berzelius Stas Berzelius
|