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      Altri chimici, quali Erdmaun e Marchand, confermarono il numero trovato da Dumas e Stas. Per Berzelius fu un brutto colpo, perchè egli era convinto di non avere errato. Ma in realtà il peso specifico dell'ossigeno non era 1,1026 quale fu da lui determinato con Dulong, ma bensì 1,1056. Questo fatto isolato parve scuotere la fiducia di esattezza negli altri pesi atomici dati dal Berzelius, ma tutti i lavori fatti dopo da Stas, Marignac, Strecker, Pelouze, ecc., non fecero altro che confermare la grande esattezza dei dati di Berzelius. Mentre il lungo lavoro sui pesi atomici, pubblicato nel 1859 dal Dumas, lascia non poco a desiderare e le sue critiche contro Berzelius non hanno valore.
      La legge di Petit e Dulong fu formulata dai loro autori dicendo: "Les atomes de tous les corps simples ont exactement la même capacité pour la chaleur".
      Questa legge e quella di Mitscherlich sull'isomorfismo vennero in buon punto per confermare i pesi atomici degli elementi determinati con tanta costanza da Berzelius.
      E poco dopo, le ricerche di Dumas e di Mitscherlich sulla densità dei vapori venivano con opportunità applicate alla legge di Avogadro. E così verso il 1835 le determinazioni quantitative di Berzelius pei pesi atomici potevano essere controllate dal calorico atomico, dall'isomorfismo e dalla densità di vapore.
      Berzelius riconobbe subito l'importanza dell'isomorfismo scoperto dal Mitscherlich, l'applicò all'edificazione del suo sistema dualistico, e fu condotto alla regola seguente(225):


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Jons Jacob Berzelius e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1915 pagine 398

   





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