VI.
Sistema dualistico - Elettrochimica - Prima legge dell'elettrolisi - Memoria originale con Misinger - Teoria elettrochimica dualistica - Elettroaffinità - Scoperta del bario, calcio e stronzio - Berzelius e la teoria delle sostituzioni - Le ricerche di J. J. Thomson confermano la teoria berzeliana.
Nella sua Memoria: Considérations générales sur la dissolution des métaux dans les acides(226), Lavoisier dimostra di essere stato colpito dal fatto che il ferro non può unirsi all'acido solforico che sviluppando idrogeno e all'acido nitrico se non sviluppando del biossido d'azoto; egli nota inoltre che il ferro, previamente ossidato, si unisce a questi due acidi senza sviluppo di gas e ne trasse la conclusione che il ferro, per unirsi agli acidi, ha bisogno di essere ossidato e che in generale un sale risulta dall'unione di un acido con un ossido. Così nacque la cosidetta teoria dualistica. Lavoisier ammetteva che:
1) Tutti i sali derivano dalla combinazione di un acido con una base, i quali si uniscono senza perdere la loro individualità primitiva.
2) È nell'ossigeno che risiede la forza acidificante.
Nella teoria di Lavoisier si dissero composti binari di 1° ordine gli acidi e le basi; composti binari di 2° ordine i sali; composti binari di 3° ordine i sali doppi, ecc. (Berzelius).
Il concetto di costituzione dualistica dei corpi, e specialmente nei sali, è dunque già in Lavoisier. Ma una nuova via si aprì alla chimica colla scoperta della pila di Volta e la concezione di Lavoisier ricevette un'ampia conferma dall'altro grande chimico, continuatore dell'opera lavoisieriana, J. Berzelius.
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