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      L'idea di considerare l'etere come l'ossido di un radicale è ben accennata da Berzelius in questa Nota, ove scrive: "Io ho ammesso come probabile che l'etere contenga un atomo di ossigeno su due atomi di radicale. Benchè quest'ossido non manifesti nessuna reazione basica, possiede però la proprietà di formare con gli ossiacidi dei composti tanto neutri quanto acidi e di scambiare il suo ossigeno coi corpi alogeni degli idracidi, come farebbe un ossido inorganico".
      La formola empirica dell'alcol è C2H6O, la sua formola razionale, diceva Berzelius, secondo la maniera di vedere, può essere C2H4 + H2O oppure C2H6 + O. Decidere quale delle due sia la vera è un problema difficile; ciò che si può dire è che la formola razionale non può avere più di due termini. Dunque fuori di una formala dualistica non vi può essere una formola razionale. Quanto era radicata in lui l'idea dualistica!
      Tra gli esempi di formule razionali cita il seleniato di stagno, la cui formola empirica è SnSeO4, e le formole razionali diverse secondo il modo di considerare la sostanza e i vari modi di reagire, per cui sarebbero formole razionali le seguenti:
      SnO.SeO3
      Sn.SeO4
      SnSe.O3
      SnO2.SeO2.
      Inoltre discorre dei radicali composti e pel radicale C4H4 propone il nome di eterino.
      Egli tornava spesso su queste sue idee intorno alla disposizione degli atomi nella molecola e ancora nel 1834(329): "Io voglio qui accennare come possiamo vedere la posizione relativa degli atomi semplici nell'atomo composto (mol.) del solfato di rame, ad esempio.


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Jons Jacob Berzelius e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1915 pagine 398

   





Berzelius Nota Berzelius Decidere SnSeO