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      Questo spostamento impedisce affatto la separazione di uno degli elementi composti senza che vi abbia decomposizione completa del nuovo corpo, come se la combinazione degli elementi composti vi fosse più intima che non in altri atomi organici, benchè io non voglia negare la possibilità di una simile combinazione più intima. Ma io debbo anche ricordare ciò che ho detto più avanti, che delle ipotesi differenti possono essere in fatto ugualmente vere. Così, a cagion d'esempio, le opinioni sulla costituzione degli eteri sono diverse. Io ho stabilito nel Rapp. Ann. del 1834 le due teorie che sembrano essere le più probabili. Secondo l'una, l'etere sarebbe una combinazione del radicale C4H10 con 1 atomo di ossigeno; l'altra lo suppone formato di C4H8 con 1 atomo di acqua; io ho ammesso la prima come più verosimile(331). Ma mediante un esempio tratto dalla natura inorganica, egli è facile dimostrare che sinchè queste due opinioni non sono che delle considerazioni sugli atomi ancora coerenti dell'etere, senza essere legate ad un sistema qualunque, nella chimica organica esse possono essere tutt'e due perfettamente giuste. Prendiamo ad esempio la combinazione dell'ossido coll'ossidulo di ferro ed esprimiamone la composizione colla figura 133. Io impiego qui dei circoli, ed è chiaro che si possono considerare come rappresentanti degli atomi sferici disposti nel medesimo ordine.
     
      [vedi fig_133.png]
     
     
      I tre cerchi segnati con una croce rappresentano gli atomi di ferro, gli altri quattro gli atomi di ossigeno.


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Jons Jacob Berzelius e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1915 pagine 398

   





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