Noi considereremo questa combinazione come composta di 1 atomo di ossido di ferro, circoli da 1 a 5, e di 1 atomo di ossidulo, circoli da 6 a 7. I reattivi lo decompongono nello stesso modo e l'atomo di ferro 7 è spesso sostituito in natura da un atomo di manganese, di zinco, di magnesio, come anche gli atomi 1-2 dal cromo o dall'alluminio; cosicchè questo modo di considerare il corpo non può essere falso. Ma più metalli formano coll'ossigeno delle combinazioni corrispondenti: il manganese, il cobalto, il piombo (minium). Gli acidi decompongono questi ultimi in modo differente. L'ossido ossidulato di manganese è decomposto, come l'ossido ossidulo di ferro, cogli acidi diluiti (acido nitrico), di modo che l'atomo del radicale 2 si combina all'atomo di ossigeno 3, e l'atomo del radicale 7 all'atomo d'ossigeno 6, e che tutti e due si combinano come atomi di ossiduli di ferro all'acido, mentre che l'atomo radicale 1 forma, con i due atomi di ossigeno 5 e 4, del perossido che resta. Il minio è sempre decomposto in questo secondo modo. Se l'ossido ossidulo di manganese è decomposto in due maniere differenti in seguito all'ineguaglianza delle forze elettronegative che le sollecitano, egli è evidente che questa anomalia deve provenire da altra cosa che dalla posizione differente degli atomi semplici, e che così tutte le combinazioni citate più sopra devono avere lo stesso assettamento atomico. Allora nasce una discussione, come già ebbe luogo una volta nel mio Rapp. Ann. (1824), sull'esattezza dell'una o dell'altra delle due formole: MnO + Mn2O3 e Mn2O2 + MnO2, e si trova che nessuna di esse considera l'atomo combinato in discussione, per le quali tutt'e due sono giuste in modo assoluto, ma che esse non concernono se non i rapporti di sviluppo e i prodotti di decomposizione.
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