Pagina (244/398)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Si può dire altrettanto dell'etere: che esso sia composto di C4H10 + O oppure di C4H8 + H2O, e l'etere idroeterico sia C4H10 + Cl2 oppure C4H8 + 2HCl, e così di seguito. Egli è lo stesso per molte combinazioni.
      Queste considerazioni contribuiranno, speriamo, a far esaminare sotto un giusto punto di vista le affinità, l'ordine e il metodo di assettamento degli atomi giustapposti; essi ci condurranno a vedere a quale immensa distanza noi saremo condotti dai prodotti di decomposizione e sovratutto per le sostituzioni nelle quali certi corpi sono costituiti o rimpiazzati con quantità equivalenti di corpi nuovi
      .
      L'idea di risalire agli elementi per determinare la costituzione chimica dei corpi è di Berzelius, in quanto specialmente ai corpi inorganici, ed a Kekulé per i corpi organici.
     
      Accenni alla stereochimica? - È da tempo noto che l'acqua è indispensabile per promuovere molte reazioni chimiche o, come si diceva, per mettere in giuoco l'affinità chimica; e a questo proposito si ricorda che l'anidride solforica SO3 non reagisce colla calce viva e che la barite non assorbe l'acido carbonico anidro, ma bensì se è umido. Berzelius notò questi fatti e tentò di darne la spiegazione; nel suo Traité de Chim.(332) così scriveva:
      Il concorso dell'acqua nella formazione dei composti è dunque evidente. La causa non può essere dimostrata sperimentalmente; così riflettendo di qual natura essa possa essere, noi vediamo essere probabilissimo che allorquando un acido anidro si combina con un ossido anidro, gli atomi di uno dei due corpi elementari o anche quelli di tutti e due devono raggrupparsi in un ordine dipendente dalla combinazione e differente da quello nel quale gli atomi si trovano isolatamente.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Jons Jacob Berzelius e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1915 pagine 398

   





Berzelius Kekulé Traité Chim