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      Nel 1835-36, per spiegare le reazioni chimiche che avvengono in presenza di certi corpi senza che questi si combinino colla sostanza sulla quale agiscono (come, ad esempio, per spiegare l'azione degli acidi sulla saccarificazione dell'amido, l'azione della fibrina o del biossido di manganese sull'acqua ossigenata, l'azione del platino sull'alcol, ecc.), il Berzelius ammise l'esistenza di una forza speciale che denominò forza catalitica o catalisi(353). Egli espone le sue idee in proposito nel Jahresbericht presentato il 31 marzo 1835, pag. 237-245 (1836, ed. ted., e Rapport Annuel, ed. franc., 1836-37, t. XV, pag. 103-108) in un breve capitolo intitolato: Einige Ideen über eine bei der Bildung organischer Verbindungen in der lebenden Natur wirksame, aber bisher nicht bemerkte Kraft. Lo stesso lavoro, ma più riassuntivo, fu inserito da Berzelius negli A. Ch. (2), 1836, t. LXI, pag. 147(354).
      Ed ora qui riproduco questa breve Memoria del Berzelius, classica, sulla catalisi, quale appunto fu tradotta, sino dal 1901, dalla compianta mia figlia MARIA. il testo del Jahresbericht è un poco più completo che non quello dell'edizione francese:
     
      Alcune osservazioni su una forza, sconosciuta finora, e sull'azione che essa esercitanella formazione delle combinazioni chimiche della natura vivente.
     
      Quando si formano nella natura inorganica nuovi composti, come risultato di una reazione fra diversi corpi, ciò avviene in conseguenza di una mutua tendenza di questi corpi a soddisfare, in modo più completo, la loro affinità. Da un lato si combinano le sostanze la cui affinità è più potente, dall'altro, quelle che, essendo state espulse, hanno più deboli affinità. Prima dell'anno 1800 nessuno dubitava che esistesse un'altra causa determinante di questi fenomeni oltre il grado di affinità, il calore e in qualche caso la luce; si scoprì allora l'influenza dell'elettricità e ben presto si confuse la reazione elettrica colla reazione chimica dei corpi, non considerando l'affinità se non come la manifestazione di un forte contrasto elettrico esaltato dalla luce e dal calore.


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Jons Jacob Berzelius e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1915 pagine 398

   





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