Già nella 4a ediz. tedesca (1838) del suo Lehrbuch, e trad. franc. di Valerius, 1841 (t. III), in vari punti discorre della catalisi: nell'azione degli acidi specialmente su molte materie organiche, nella fermentazione vinosa, nella formazione dell'etere, sull'influenza catalitica degli acidi, sullo spirito di legno e prodotti che ne risultano, ecc. ecc.
A proposito della fermentazione vinosa scriveva (loc. cit., pag. 221): "Le reazioni che accompagnano la fermentazione vinosa sono ancora poco conosciute. Nelle edizioni precedenti di quest'opera io ho ammesso la congettura che l'azione del lievito nella trasformazione dello zucchero in alcol sia forse della stessa natura di quella del platino sul perossido di idrogeno, e che a questa causa bisogna attribuire la non riuscita di tutte le ricerche tentate per determinare l'andamento della sua azione sullo zucchero.
Delle esperienze più recenti ci hanno famigliarizzati con questa forza, che io chiamo forza catalitica, ed hanno dimostrato che la sua azione è molto più grande di quanto poteva prevedersi alcuni anni fa. Noi possiamo dunque ammettere, con molta probabilità di non errare, che la fermentazione risulta dall'azione della forza catalitica del fermento sullo zucchero
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Ed invero, anche nella edizione italiana del suo Trattato di Chimica, Venezia 1833, t. VI, pag. 374, scriveva: "Le reazioni che accompagnano la fermentazione vinosa sono ancora poco note. Sarebbe possibile che essa dipendesse dallo sviluppo di forze d'una natura poco comune, analoghe all'effetto che esercita il platino spugnoso sopra il gas idrogeno, od all'azione decomponente che esercitano i metalli nobili ed i loro ossidi sopra il surrossido idrico.
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Lehrbuch Valerius Trattato Chimica Venezia
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