).
Di tutte le teorie delle fermentazioni, quella che veramente è, nella sua essenza, rimasta, è quella di Berzelius.
Qui voglio ricordare che Francesco Selmi è stato uno dei primi, ed in Italia anzi il primo, a dare grande valore alla catalisi di Berzelius; egli ne vide e previde la immensa importanza in un grande ordine di fenomeni. Nel 1846 il Selmi scrisse una lunga ed assai importante dissertazione, esposta in forma di lezioni nella Scuola chimica del Liceo di Reggio Emilia e che col titolo: Intorno all'azione di contatto fu pubblicata nel Giornale delle scienze mediche della R. Accademia Medico-Chirurgica di Torino(371). Qui discute tutti i casi allora conosciuti di reazioni che potevano attribuirsi alla catalisi; egli ammise, come Berzelius, che i fermenti agiscono come catalizzatori o per contatto. Belle sono le sue esperienze sulla fermentazione amigdalica. Tutto ciò che riguarda le azioni catalitiche studiate dal Selmi è stato da me racolto nel capitolo VI della mia Memoria: Francesco Selmi e la sua opera scientifica(372). I trattatisti di chimica italiani di quel tempo non davano quasi nessuna importanza alla forza catalitica del Berzelius.
Stato colloidale. - Un altro importante capitolo della chimica fisica nel quale il Berzelius ha portato il corredo di un gran numero di fatti e di osservazioni, è quello dello stato colloidale. Egli dal 1808 al 1840 ebbe occasione di esaminare le proprietà di molti elementi e di molti composti, specialmente solfuri, che si comportano precisamente nello stesso modo di quelle sostanze che si dissero poi colloidi.
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