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Le scoperte che egli ha fatto relative alla zoochimica sarebbero già per sè sufficienti alla celebrità di un buon chimico.
Ricerche di chimica tossicologica e di chimica legale. Azione fisiologica di alcuni corpi. Acido selenidrico H2Se. - Berzelius coglieva occasione dalle sue svariate ricerche in tutti i campi della chimica per fare anche delle osservazioni sulla chimica dei veleni e la ricerca di queste sostanze. A mio parere sono molto importanti le sue ricerche sulla velenosità dei composti di selenio.
Nei vecchi grandi Trattati di chimica, come, ad esempio, in quello di Thenard, queste cose erano ancora esposte, ed il lettore riceveva così delle utili cognizioni; oggi dell'azione fisiologica non se ne parla quasi più. Bisogna, come si suol dire, essere specialisti.
Egli scoprì il selenio nel 1817 (V. pag. 365), e non appena preparato l'acido selenidrico si accorse che questo era un veleno potentissimo e ne descrisse l'azione fisiologica, mirabilmente, specialmente per quei tempi.
L'esattezza di Berzelius nella descrizione dei fenomeni ch'egli osservava era insuperabile; io ne ho avuto una prova evidente nell'azione fisiologica dell'acido selenidrico. In quasi tutti i Trattati si accenna all'azione dell'acido selenidrico come analoga a quella dell'acido solfidrico, coll'aggiunta che l'odore è più irritante e che eccita la lacrimazione. Anche nei Trattati di chimica tossicologica si trova ben poco riguardo all'acido selenidrico. Il Lewin dice solamente che l'H2Se irrita le mucose sino all'infiammazione e che dall'inalazione prolungata di questo gas nell'uomo risulta un avvelenamento di lunga durata.
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