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      Io, sin dal 1903, nel mio lavoro su Lavoisier(449), scrivevo: "Con Lavoisier nasce quella grande teoria dualistica della costituzione dei corpi, che fu poi meglio sviluppata nella teoria dualistica di Davy e specialmente del Berzelius, e che ora dopo tante lotte rinasce sotto altra forma, cioè sotto il nome di teoria dei joni".
      Nel 1800, Volta fece la più grande scoperta di tutti i tempi: la pila, e questa fu la scoperta che ebbe più influenza sullo sviluppo delle dottrine di Lavoisier. Berzelius due anni dopo (1802) applica la corrente voltiana alla decomposizione dei sali ed altri composti e scopre una legge fondamentale, cioè che i corpi composti, sottoposti all'azione della corrente, si scindono in due altri corpi, uno dei quali va al polo negativo e l'altro al polo positivo. Elettrolizzando il solfato di potassio, ad esempio, che ha reazione neutra, trova ad un polo la potassa con reazione alcalina e all'altro polo l'acido solforico con reazione acida. H. Davy utilizzò subito queste osservazioni e sottopose a sua volta la potassa caustica e la soda all'azione di una energica corrente, e scopre il potassio, il sodio e poi i metalli terrosi, tutti previsti, profetizzati, da Lavoisier!
      Davy ammise che quando due sostanze si combinano, ciò avviene perchè esse trovansi in due stati elettrici diversi e si attraggono. E così la teoria elettrochimica dualistica di Berzelius-Davy, sviluppata poi meglio dal Berzelius nel 1810-11, divenne fondamentale, ed anche ora sotto altra forma è rimasta.


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Jons Jacob Berzelius e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1915 pagine 398

   





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