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      La chimica dopo di lui ha nuova vita.
      Ai tempi di Lavoisier la chimica si denominava pneumatica(451); e periodo pneumatico si disse quel periodo della chimica dei tempi di Lavoisier, perchè era essenzialmente basata sullo studio dei gas; tutte le più elementari storie della chimica chiamano pneumatico questo periodo, appunto perchè fu il periodo in cui si scoprirono il maggior numero di gas, si scoprì la composizione dell'aria ed il suo immenso ufficio in natura. Già l'Hœfer, nella sua Histoire de la Chimie, 1843-1844, e 2a ediz., 1866, vol. II, pag. 250, scriveva: "La chimica dei gas o chimica pneumatica, come si chiamava già ai tempi di Lavoisier...".
      Più si leggono le opere di Lavoisier e più piacciono, più si ammirano; la chiarezza e precisione delle idee, in tempi di tanta confusione, è senza confronti; il suo Traité pare scritto ieri, fu subito tradotto in tutte le lingue; tutto ciò che egli ha previsto si è verificato. Si può quindi capire quanto grande fosse l'alta stima che di Lavoisier aveva il nostro Berzelius.
      Lavoisier e Berzelius hanno un altro punto di contatto nella loro immensa attività scientifica e letteraria; furono due grandi lavoratori. Lavoisier morì a soli 50 anni, ma lavorò sino all'ultimo momento di salire il patibolo rivoluzionario, il giorno 8 maggio 1794; Berzelius morì a 70 anni, ma sino agli ultimi giorni di vita correggeva le bozze dei suoi Jahresberichte!
      Si racconta l'aneddoto seguente riguardo a Michelangelo: il cardinale Farnese trovò un giorno Michelangelo, già molto vecchio, che passeggiava solo nel Colosseo; a lui espresse la sua meraviglia e sorpresa di trovarlo in mezzo a quelle rovine; ma il vegliardo semplicemente rispose: "Io vengo ancora a scuola per continuare ad istruirmi". E lo stesso Michelangelo ci ha lasciato un disegno che dimostra essere stato quello il vero suo modo di pensare, anche dato che l'aneddoto non sia vero; quel disegno rappresenta un vegliardo dalla lunga barba e davanti a lui una clessidra ed in alto, in grosso carattere romano: "ANCORA IMPARO"(452). Così faceva Berzelius, così fece Humboldt, il quale a 90 anni scriveva il quarto volume del suo Cosmos.


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Jons Jacob Berzelius e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1915 pagine 398

   





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