- E questa disposizione del Generale nasceva non tanto dal desiderio di non propalare la loro presenza, quanto dalla sobrietà sua abituale. - Si piegò la Bonfanti all'esplicito desiderio e si mise attorno alla cottura delle uova. - Stava frattanto Garibaldi seduto insieme a Leggero nella cucina, e una bambina di forse tre anni, figlia della Bonfanti, attirata dalla fisonomia simpatica, e dai modi benevoli dello straniero, gli andò festevolmente fra le ginocchia, e Garibaldi la carezzava con fare paterno. - Se ne avvide la donna, e dava mano ad allontanarla con quel modo proprio delle madri, che pare burbero, ed è carezzevole, dicendole: "si levasse da dare noia a quei signori;" se non che Garibaldi si oppose, e presa in collo la bambina la baciò e ribaciò teneramente, e le fece mille carezze. - Aveva sentito la donna, sempre buona con tutti, una speciale simpatia pei due mercanti (così si dicevano) massime pel biondo, e l'attiravano a lui le cortesi maniere, il fare franco e leale, e la sua bella fisonomia fiera a un tempo e gentile. - Ora poi che vi si aggiungeva l'orgoglio materno soddisfatto nel vedere così carezzata la sua bambina da quel signore tanto amorevole e buono, di quanto si aumentasse quel sentimento di simpatia misto a rispetto, solo chi è madre lo dica. - La Bonfanti semplice e casalinga subiva il fascino a cui nessuno si è sottratto nell'avvicinare l'Eroe. - Forse non aveva mai sentito parlare di Garibaldi, forse la strana voce della plebaglia reazionaria aizzata dal prete le rappresentava come un bandito assetato di sangue e di rapine quell'uomo singolare che parlava così bene, che si mostrava a lei tanto cortese, che era pieno d'amore per la sua fanciullina.
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