Diremo intanto delle misure di precauzione prese dal Serafini a tutela de' suoi ospiti illustri. Il paesello di San Dalmazio dista 12 chilometri dal Morbo, ed è fabbricato sull'erta pendice meridionale del poggio, che ha sulla sua vetta la vecchia e diruta Rocca Silana. Segregato allora dal movimento commerciale per la mancanza di vie ruotabili, colla sua piccola popolazione intenta ai lavori agricoli, sembrava il più sicuro asilo pei due proscritti, eppure la lebbra reazionaria era entrata fin là, e le precauzioni prese dall'egregio Serafini non potevano dirsi mai troppe. La sua casa, posta quasi alla cima del paese, ha l'ingresso principale nella via di mezzo, e due altre uscite secondarie, di cui una al di sopra del paese in aperta campagna, e l'altra posteriore in una vallata deserta e quasi selvaggia. Della disposizione eccellente della casa intendeva servirsi il Serafini in caso di sorpresa, e mentre aveva provveduto con abbondanza d'armi alla momentanea resistenza, aveva indicata ai suoi ospiti la via che dovrebbero seguire per le diverse uscite, e i punti diversi di ritrovo, se, come esso diceva, sarebbe rimasto vivo nella lotta. - Aveva aperto da sè stesso la porta della casa al Generale e a Leggero, e mai nei quattro giorni della loro permanenza li fece vedere a' suoi familiari, ai quali con minaccia della vita aveva ingiunto il più rigoroso silenzio sulla presenza di stranieri nella casa, dichiarandoli due suoi consanguinei implicati nelle ultime vicende politiche, e che voleva ad ogni costo salvare.
| |
Serafini San Dalmazio Morbo Rocca Silana Serafini Serafini Generale Leggero
|