- I due baroccini giunti alla Cura, presero la via, allora a sterro, del Vado all'Arancio come più breve e più sicura, e sboccando per essa nella via Emilia, dopo un chilometro raggiunsero senza altri incontri la casa Guelfi nel piano di Scarlino. - Erano ivi riuniti in gruppo, secondo il convenuto, davanti alla Casa, i quattro scarlinesi Olivo Pina, Giuseppe Ornani, Oreste Fontani e Leopoldo Carmagnini, e per tutti rispose un festoso: "Venezia," Olivo Pina, alla parola di segnale che da lontano aveva gridata Giulio Lapini. - Il Generale era cogitabondo, ed entrò silenzioso nella casa dopo avere detto: "Buongiorno, amici." - Erano le ore 1 e mezzo antimeridiane del 2 Settembre.
Nel tempo che avvenivano tutte queste cose, Cammillo Serafini e Angiolo Guelfi stavano a San Dalmazio trepidanti sul buon esito dell'impresa. - Appena fu giorno spedirono un espresso al Morbo per sapere qualche cosa dal Martini, che doveva essere di ritorno, e con loro consolazione riceverono la seguente lettera scritta da Girolamo Martini, ma senza data, e senza indirizzo:
C. Signore,
Dall'espresso ho ricevuto il suo biglietto al quale rispondo con piacere, e gli dico che dopo quattro ore che mi fu consegnato i due oggetti, io non mancai di consegnarli a quattro oggetti simili a que' due che non si poteva trovare di meglio e sono sicuro che ora, nel momento che scrivo, sarà fatta l'ultima consegna con il meglio esito che si possa desiderare, e con il piacere di presto poterlo vedere per fargli i più distinti ossequi ancora per parte degli amici.
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