Il Lorenzi vide tutte quelle persone distese all'ombra della quercia, e così tutti armati di fucili a due canne li credè cacciatori, e continuò a crederlo per lungo tempo. Sul partire di là l'Ornani domandò al Pina qual via fosse meglio seguire, se cioè per "Val Citerna" e "Val Lunga" faticosissima e attraverso alla macchia, ovvero per la "Via delle Costiere" viuzza assai ben tenuta, perchè serviva allora al continuo passaggio da una torre all'altra dei Cavalleggieri di Costa. Proponeva l'Ornani di prescegliere quest'ultima come più breve e più agevole, onde non affaticare di soverchio il Generale. - Insisteva il Pina per la parte di Val Citerna e Val Lunga come più sicura, dovendosi passare in vista della Torre di Portiglioni se si volesse battere la Via delle Costiere. Il capitano Leggero domandò allora quanti uomini custodissero questa Torre di Portiglioni, ed essendogli stato risposto che vi risiedevano sei Cannonieri di Costa, saltò su a dire: "Passiamo pure di là, non ce ne tocca neppure uno per uno" e infatti erano sette compreso Giccamo che li aveva testè raggiunti; ma Garibaldi riprese, gravemente: "Non per noi che si parte, ma per coloro che rimangono, occorre usar prudenza." E prescelse la via del bosco.
Sempre per sentieri traversarono Val Citerna, e giunti sulla cima si trovarono nella via ruotabile delle Collacchie. Il Generale non si aspettava di trovare una strada simile in mezzo a quelle boscaglie, e in luoghi così disabitati, onde si fermò sorpreso, e domandò: "Dove conduce questa strada?
| |
Lorenzi Ornani Pina Citerna Lunga Costiere Cavalleggieri Costa Ornani Generale Pina Val Citerna Val Lunga Torre Portiglioni Costiere Leggero Torre Portiglioni Cannonieri Costa Giccamo Garibaldi Val Citerna Collacchie Generale
|