La sorveglianza doganale, sanitaria, ed anche politica delle coste toscane si faceva allora mercè una serie di stazioni o torri poste in modo che dall'una si vedessero i segnali che si facevano dall'altra. Stavano a custodia di ciascuna torre e del lido, cinque o sei cannonieri, che per non demeritare tal nome avevano in custodia un cannone rivolto colla sua bocca innocente verso la marina. La stazione prolungata in quei luoghi disabitati, il servizio poco militare loro affidato, e più di tutto l'azione pestifera della malaria, rendevano questi soldati tanto poco temibili, che certamente la riunione dei guardacoste di quattro torri non sarebbe bastata a stare a fronte del nostro ardito drappello, composto di uomini vigorosi, pratici della località, e capaci tutti di una sicurezza di tiro più unica che rara. Oltre i cannonieri, che dal popolo maremmano venivano chiamati in spregio "Picchiotti," eravi un altro corpo di militi a cavallo, e si dicevano Cavalleggeri Guardacoste, i quali disimpegnavano il servizio di corrispondenza fra l'una e l'altra torre, per cui erano queste riunite fra loro da una viuzza a sterro assai ben tenuta, e che chiamavasi Via delle Costiere. Questa via è più o meno lontana dal mare a seconda dei luoghi, e nel massimo d'insenatura di Cala Martina è distante pochi metri dalla scogliera. Chi si volge in quel punto verso la Cala ha sulla destra Punta Sentinella, sulla sinistra Punta Martina. - Punta Sentinella, prolungamento e fine del monte omonimo, più breve, più bassa, più pianeggiante nel suo dorso - Punta Martina più allungata nel mare, più alta, più acuminata.
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Cavalleggeri Guardacoste Costiere Cala Martina Cala Punta Sentinella Punta Martina Sentinella Martina
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