Nonostante, se come Italiani a noi riusciva impossibile rifuggire dalla guerra, come Toscani ci appariva piena di eventi dubbiosi. Vincendo Austria, era da aspettarci la sorte che ci è capitata addosso: vincendo Piemonte, poteva forse credersi che saremmo stati assorbiti.
A compimento di rovina sopraggiunsero i disastri della guerra italiana. Nella sventura l'uomo diventa maligno. I Lombardi, e con essi parecchi Italiani, dubitarono della fede di Carlo Alberto; di tradimento sospettarono; inaspriti pensarono non aversi a riporre speranza nel Principato. Napoli, mormoravano, ritirare i soldati dal campo, Toscana procedere con fiacchi provvedimenti, Torino farsi rompere in battaglia a disegno. Mostruosa opinione era questa ultima, eppure propagata, e creduta nei ciechi impeti di passione smaniosa. Allora ottenne seguito nell'universale il disegno d'invertire il concetto politico: invece di giungere per mezzo della guerra allo assetto federativo della Italia, vollero con la istituzione dell'unica Repubblica arrivare al conseguimento della Indipendenza.
Qui pertanto in Toscana convennero infiniti Lombardi, e li premeva cocente la cura di ricuperare la patria diletta; cagione legittima ad ogni più arrisicato consiglio. Nè si creda, che facinorosi essi fossero: all'opposto erano uomini distinti per dottrina, per natali, e per ricchezze, benvoluti come fratelli, come infelici compianti, da per tutto ammirati a modo di magnanimi propugnatori delle patrie libertà. La Emigrazione lombarda dimorava in Firenze come corpo organizzato sotto il governo di un Consiglio dirigente(8); possedeva pubblicisti, ingegneri, e ufficiali superiori del Genio; fondò un Giornale La Costituente, e lo pubblicava, come si diceva, a scapito; divenne padrona di parecchi altri, che indirizzava al medesimo fine; acquistò aderenze, partigiani, ed amici; finalmente propose armare ed armò compagnie di Bersaglieri(9). E' fu forza accettare la offerta concepita in termini dittatoriali, e accomodarsi a comprare un padrone, secondo ch'è fama gridasse Diogene, esposto in vendita sul mercato; per l'appunto come al Ministero Capponi fu mestieri arruolare 720 prodi componenti la legione della Indipendenza Italiana, e più se ne venivano(10); e, trapassando a cose maggiori, come fu mestieri a Carlo Alberto condurre generali a modo altrui, rompere lo armistizio inopportunamente, e combattere battaglia intempestiva.
| |
Italiani Toscani Austria Piemonte Lombardi Italiani Carlo Alberto Principato Toscana Torino Italia Repubblica Indipendenza Toscana Lombardi Emigrazione Firenze Consiglio Genio Giornale La Costituente Bersaglieri Diogene Ministero Capponi Indipendenza Italiana Carlo Alberto
|