Pagina (59/1183)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      87). Io deploro col profondo del cuore, che altri siasi reputato offeso da cotesto sciaurato; e troppo più deploro, che per le costui ribalderie nobile sangue italiano sia stato in procinto di versarsi. Lasciate andare; cotesto è fango, e del peggiore, che schizza mentre passa a rompicollo la treggia della reazione. - Oh! antica nobiltà di Francia quanto basso caduta.....
      Se le violenze elettorali non furono potute prevenire, furono però represse in Firenze dalla mia stessa presenza, recandomi di persona ad ogni Collegio Elettorale in compagnia del Sig. Baldini maggiore della Guardia Civica, nè mi ritrassi, finchè non rimasi sicuro che ogni cosa andasse in ordine(40). Passando da Pisa, per una parola che profferii, venni sottoposto a processo! - E la parola fu questa. Antonio Dell'Hoste, uomo egregio, aspettatomi alla Stazione della Strada Ferrata, mi diceva: "Grande essere in Pisa il perturbamento per l'elezioni; dolergli nel profondo che avessero tolto il nome suo a pretesto di sommossa; avere dichiarato invano non potere accettare ufficio di Deputato; provvedessi, perchè forte temeva che in cotesto giorno avrebbero rotto o urne, o teste." Io gli rispondeva, mancare di autorità per provvedere; ciò spettare ai Magistrati locali, che avrebbero fatto buono ufficio ricorrendo alla Guardia Civica; e siccome egli sembrava dubitare della energia di quelli, della efficacia di questa, io replicava: "E allora, o come pensi che potrei provvedere io? Ho forse meco uno esercito? Confido che non avverrà cosa da deplorarsi; in ogni evento, meglio sarà che rompano le urne, che le teste.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





Francia Firenze Collegio Elettorale Sig Guardia Civica Pisa Dell'Hoste Stazione Strada Ferrata Pisa Deputato Magistrati Guardia Civica