Carissimo Amico
T'includo lettera Zocchi: prendi nota, e raccomandalo. La lettera sta per giustificazione.
Il Commercio soddisfatto di noi mi fa sapere mediante alcuni miei amici che se vogliamo 50 o 60 mila lire ce le darà.
Altra buona nuova: i sovventori delle 30 o 40 mila lire, ricusano il sei e vogliono il quattro. Coraggio dunque e avanti. Partecipa queste buone notizie alle E. LL.; io le farò mettere nel Giornale. Fa fare la deliberazione per emettere pagherò, e mandamene uno di lire 15 mila, sei mesi data, che ti porterò in giornata il danaro. Attivate lavori; la città sia in festa, e chi ci vuole male, male si abbia. Addio.
27 settembre 1848.
Firmato: F. D. GUERRAZZI.
P. S. Firma e manda le accluse.
All'Illmo. sig. Avv. Luigi Fabbri Gonfaloniere di Livorno."
E la Curia Livornese, che sempre mi tornerà nella mente grata ed onorata memoria, all'antico confratello si compiacque tributare alcuna parola di lode, che gli tempera di alcun poco il fiele di cui adesso lo abbevera l'Accusa.
Cittadino Ministro,
Interpreti dei sentimenti della Curia e della Camera di Disciplina di Livorno, noi vi rechiamo le congratulazioni loro per lo inalzamento vostro al Ministero. E l'una e l'altra, orgogliose di avervi avuto nel proprio seno, hanno sentito con gioia che il Principe ha reso giustizia ai vostri meriti e li ha ricompensati con la sua fiducia. In questo avvenimento, esse hanno considerato, non il vantaggio Vostro, non il lustro che proviene dalla carica, ma sì il vantaggio della Patria, il bisogno che ella ha di Voi e la gloria che saprete guadagnare in servirla.
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