Se la vita umana č breve, brevissima č la ministeriale; quindi non parrā cosa strana nč forte che i Ministri, secondo le facoltā dello ingegno loro, si addentrino nei tempi che verranno, e su gli eventi probabili discorrano.
Vincendo Austria, era a credersi che i Trattati del 1815 sarebbono stati mantenuti in Italia, se pure se ne contentava. Ma pensando cosė diceva: le durerā eterna la buona fortuna? Dopo la vittoria rimarranno spente le cagioni della guerra in Italia? Non credo; anzi sorgeranno maggiori: mutabilissime sempre le vicende umane; le battaglie sono un giuoco di zara dove invece di dadi gittiamo anime umane, e il chiodo alla ruota della Fortuna nč uomo nč Popolo hanno posto fin qui. A noi, che vedemmo il tremendo tramutare delle sorti da Napoleone in poi, e non siamo vecchi, nessuno venga a sostenere immortale la opera degli uomini. Propone l'uomo, Dio dispone. - Pongasi Austria trionfante delle angustie nelle quali adesso si trova, e delle guerre italica ed ungherese; poserā forse tranquilla? Č da dubitarsi. I Magiari parteggiarono in prima per lo Impero a danno dei Popoli slavi; se ne divisero quando alla superbia loro volle imporsi un freno; allora, côlto il destro, gli Slavi sostennero lo Impero vacillante, per odio della preponderanza magiara, e per amore di libertā: gli uni e gli altri a vicenda presero la bandiera dello Impero per ingagliardirsi agli scambievoli danni. Gli Slavi vittoriosi, estimandosi salvatori, non diventeranno pių importuni e pių difficili a contentarsi dei vinti?
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