La Costituente Montanelli veniva per questo modo ridotta dentro confini possibili, e giusti: la quistione dello interno ordinamento prorogata a tale termine, dove ricorrere alla Costituente sarebbe stato rifugio desiderabile e accettissimo: - quantunque dubito se efficace, pure l'estremo, che avrebbero concesso le contingenze future di fronte alle cupide voglie di un Regno forte su le armi, baldanzoso per fresca vittoria.
La diversità dei pareri e i faticosi dibattimenti col Presidente dei Ministri di tanto non poterono celarsi, che traspirati nel pubblico non si qualificassero come dissentimenti profondi fra i Membri del Consiglio(127), per cui il Monitore del 25 gennaio 1849 ebbe ad avvertire: "Siamo autorizzati a dichiarare per la seconda volta, che le voci di men che perfetta concordia fra i membri componenti il Ministero, sono senza fondamento."
I Giornali avversi al Ministero, intesi a screditarlo per ogni via, e gli altri di parte esaltata, me denunziavano al Pubblico come ligio alla Corte(128) e nemico alla Costituente. Di qui ebbe origine la diffidenza dei Repubblicani, e il sospettoso sorvegliarmi più tardi.
Prove dello assunto fino ad ora discorso si ricavano evidenti negli atti pubblici. Si ponderino le espressioni della Circolare del 12 decembre dettata in questo spirito: "La limitazione proposta dal Ministero romano, non è in alcun modo necessaria quanto al primo stadio della Costituente. Trattandosi in questo d'indirizzare tutte le forze armate italiane alla cacciata dello straniero, la Costituente assume il vero e proprio carattere di Federazione militare, con un centro unico di direzione; e nessuno degli Stati Confederati può temere, che la propria esistenza sia posta neppure in problema.
| |
Costituente Montanelli Costituente Regno Presidente Ministri Membri Consiglio Monitore Ministero Giornali Ministero Pubblico Corte Costituente Repubblicani Circolare Ministero Costituente Costituente Federazione Stati Confederati
|