Il sig. De Barante, uomo di senno antico, e per pratica di negozii pubblici rinomato assai, dettando il suo libro della Storia della Convenzione di Francia, assicura che tutto il male della Rivoluzione venne dal non trovarsi persona capace a resistere allo impeto dei primi moti, onde si componesse una opinione giusta delle cose, una bandiera sorgesse dove i cittadini sbigottiti si assembrassero; - all'opposto, persuasi fino dai primi giorni che ogni Governo era cessato, si trovarono in balía di tutte le autorità imposte di mano in mano dalla violenza, le quali comandavano in virtù del meccanismo delle sètte, mentre l'ordine nella Società era venuto meno. - Tutto il mio sforzo si ridusse ad agire perchè la Repubblica non venisse attuata troppo sollecitamente! - Fatto sta, che la non venne proclamata mai; pur sia come vuole lo Accusatore: ma sa egli, che cosa importi un giorno, una notte nelle rivoluzioni? Lo vuole egli sapere? Se di una notte sola avesse potuto ottenere indugio il virtuoso Malesherbes, per presentare le sue osservazioni sul modo di contare i voti, la vita di Luigi XVI era salva; e certamente poi, se nella giornata del 19 gennaio fosse stato vinto il partito dello aggiornamento alla esecuzione della sentenza: "car (nota Thiers) un délai était pour Louis XVI la vie mème(205)." Vuol egli sapere, che cosa giovi un'ora? La mattina dell'8 termidoro cadde reciso il gentil capo di Andrea Chènier, a cui, poveretto! doleva morire così giovane, e con tanta potenza di poesia nell'anima.
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