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      - II. L'Atto di Accusa poi, a § 85, non solo non vuole provata la violenza, ma la esclude: qui la contradizione mi sembra palese, perchè il primo non nega i fatti ma non gli apprezza, il secondo del tutto gli nega. Il Decreto del 7 gennaio continua che, in ogni caso, cotesti fatti di violenza non varrebbero a scolparmi, perchè dal Processo resulta l'autorità che io aveva su le turbe tumultuanti, la mia protesta di non temerle, e la frequente riuscita a contenerle per vantaggio di privati cittadini! Di questo modo di argomentare ho ragionato abbastanza; ma il cuore degli onesti tornerà a sollevarsi per me a cagione di questi implacabili sofismi.
      Ed è pur qui che l'Atto di Accusa, § 85, dopo avere ammessa la forza, anzi dopo averne accennato le origini, ampliato il quadro dell'azione, ad un tratto la fa cessare; e quando? Nel giorno 8 di febbraio. E perchè? Per accusare come liberissimi gli atti pei quali venne a consumarsi il delitto. Poi, egli stesso, di leggieri confessa che insistenze, esigenze, improntitudini vi furono; ma invano; ormai il fatto era consumato, nè esse potevano giustificare il delitto già completo.... Se questo sia vero e verosimile, chiunque ha fior di senno a colpo di occhio il conosce;.... ma che favello io di vero e di verosimile, quando neppure l'Accusa crede a quello che dice! - La Fazione, ella dice, per rovesciare Monarchia e Statuto attendeva occasione opportuna, e la ebbe, nello allontanamento del Granduca da Siena. Dunque non istettero con le mani alla cintola i Faziosi nell'8 febbraio.


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Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





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