Dagli insulti orali si passò ai fatti, e quindi agli arresti e alle carcerazioni arbitrarie eseguite dallo stesso popolaccio sfrenato: io non starò a descriverti minutamente tutti gli eccessi commessi a sfogo ancora di private vendette; ti dirò solo che le persone le più specchiate erano fatte segno alla insolenza di questa canaglia. Fra gli altri un giovane Vignoli e Raffaello Crocchi (ambo onestissimi) furono trascinati in prigione a guisa di assassini, battuti e calpestati in mezzo agli urli e a fischi che assordavano il cielo. Ti dirò di più che quest'ultimo è alquanto difettoso nella persona, gracilissimo e di mal ferma salute. - Ad un giovane israelita di cotesta città fu sputato in faccia ricoprendolo di contumelie. Furono cercati due altri Livornesi conoscenti del Vignoli, giunti qui da pochi giorni, con animo forse di ucciderli, imperocchè grandissimo è l'odio dei nostri retrogradi contro tutti voi altri Livornesi; nè mai desistono da calunniarvi, da vomitar contro di voi le più schifose invettive. Per colmo poi di scelleraggine si tentò d'inveire contro i reduci prigionieri che esposero la loro vita su i campi di Lombardia, e che soffersero la dura cattività di Boemia: opportunamente avvertiti si erano già posti in salvo dileguandosi per le campagne circostanti. Ne vuoi di più? questo Governo locale anzi che attutare la effervescenza popolare, la blandì, e la rese più forte col non prendere nessun provvedimento: solo in ultimo fece affiggere una fiacchissima notificazione, nella quale, anzichè disapprovare sì rea condotta, si lodava come dimostrazione di affetto al Principe.
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