... e i successi che stiamo per esporre.
Intanto, è mestieri affermare apertamente, che le tinte, di cui l'Accusa colora il tumulto del 21 febbraio, sono false e smontano al sole. Se cotesto moto avesse presentato il carattere che immaginano, o come la città di Firenze sarebbesi tutta levata a reprimerlo? Nè il tumulto si rimase a così tenere dimostrazioni; però che io leggo, egli acclamasse ai nemici della nostra Patria, e seppi con certezza come gli ammotinati s'indirizzassero contro la città con urli di minaccia, e spari di schioppo. La Guardia Civica non pare che andasse persuasa troppo della purezza dell'animo di cotesti innocentissimi, dacchè accorse spontanea a ributtarli con le armi, e accorse ancora spontaneo e furibondo il Popolo fiorentino. L'azione del Governo non fu di eccitare, ma di risparmiare la effusione del sangue, trattenendo la moltitudine da mettere le mani violente nella vita altrui, ed ostando che gli arrestati a furia di Popolo si manomettessero(241). Il Montanelli, comunque infermo, sorse dal letto e vi si adoperò, oltre quello che parevano consentirgli le forze. Funesta notte poteva essere quella, e madre di assai più terribile giorno: quando il sig. Montanelli non avesse altro merito, parmi che Firenze dovrebbe benedire il suo nome. Adesso corre il tempo della ingratitudine; ma i tempi non vanno sempre ad un modo; e chi ha bene operato può aspettare nella tranquillità dell'animo, che gli sia resa giustizia un giorno, e da tutti. - Ora, considerati i Rapporti di Polizia, il consenso spontaneo ed universale della Civica e del Popolo fiorentino, nello avventarsi contro i campagnoli tumultuanti, parmi che si possa concludere con una di queste due cose; o che il moto del 21 febbraio non presentava i caratteri attribuitigli dall'Accusa, o che nè i tempi erano quelli, nè i modi per operare la restaurazione del Principato Costituzionale.
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