I fatti di Empoli commossero a dolore il Governo Provvisorio, a sdegno la Toscana tutta. L'essere usciti in parole non consentanee ai tempi, e in atti di ferocia contro le cose e le persone nella sera del decorso venerdì, affligge non solo quanti amano le istituzioni e i governi liberali, ma quanti hanno senso di umanità. Lo incendio della Stazione è siffatto eccesso, che parrebbe incredibile, se non fosse avvenuto alla distanza di poche miglia da noi. Ben fa il Paese a respingerlo da sè. Così si mette d'accordo con la pubblica opinione che lo ha fulminato con la sua disapprovazione.
E continuavo confidando che gli uomini più autorevoli di cotesta illustre terra "raccomanderanno al Popolo di quella e delle adiacenti campagne l'amore all'ordine, che ogni Partito dee rispettare; la tolleranza delle opinioni, che i soli illiberali possono respingere; la concordia, che i soli fautori degli Austriaci possono odiare; il rispetto alla proprietà, e soprattutto alla strada ferrata, che solo l'uomo nomade può guardare di mal occhio; la quiete e la sicurezza, che sole possono mantenere la floridezza di quel Paese ec." - (Vedi Monitore, 16 febbraio 1849.)
A Castelfranco-di-sopra le turbolenze presentarono tale carattere da indurre il Gonfaloniere e la Guardia Civica a interporre le loro premure affinchè cessassero. Colà il Governo non mandò forza; i Cittadini stessi compresero la necessità di prevenire disordini, e vi si adoperarono con frutto. - (Monitore, del 26 febbraio 1849.)
A Castelfranco-di-sotto, nel 9 febbraio, successero moti così gravi che la Guardia Civica ebbe a impugnare le armi e combattere; alcuni Civici rimasero feriti.
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