I Rapporti di Polizia autorizzarono il Governo a pubblicare la seguente notizia nel Monitore del 14 febbraio 1849: "In Castelfranco avvenne un movimento in senso retrogrado. La Guardia cittadina accorse numerosa a reprimere il disordine, sebbene ne patisse danno. - Il sangue uscito dalle vene dei Civici di Castelfranco è una offerta fatta alla causa della nazione e dell'ordine. Perchè i buoni cittadini non si affrettano a respingere questi movimenti? Qui non si tratta di quistione di forma governativa. Il nome di Leopoldo è un pretesto per violare la proprietà, per saccheggiare le case, e per uccidere i migliori cittadini! - Il movimento non è politico, ma anarchico: non si combatte per un Governo contro un altro, ma per non averne nessuno. Il Governo vuole l'ordine, perchè la Legge abbia forza e sia salva la Patria. I cittadini devono volere l'ordine per la sicurezza della Patria non solo, ma ancora per quella dei proprii giorni e delle proprie sostanze. - Vogliono i cittadini che la Toscana sia invasa da continui ladronecci? Vogliono che Austria speri nelle nostre contese le sue vittorie? - Morire per l'ordine è morire per la Patria. Ritenga i poveri dall'anarchia il pensiero che il Governo si adopera per diminuire la miseria; muova i ricchi a resistere alla reazione, il senso dell'onesto, l'amor patrio, il proprio interesse."
In Prato si tentavano disordini contro la strada ferrata Maria Antonia, della specie di quelli di Empoli. Le Autorità e la Commissione Governativa seppero prevenirli con prontissimi e gagliardi provvedimenti.
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