Ah! Voi lo neghereste invano; ne menavate vanto allora, e con Deliberazione del 12 febbraio bandivate, ed era vero: "che dopo avere speso ogni cura a remuovere dall'animo del Principe il pensiero di uno allontanamento, lealmente offriste il vostro concorso agli uomini, che di necessità assumevano il grave carico di reggere provvisoriamente il Paese in sì difficili momenti." In che cosa peccai? dite. Forse per essere proceduto parziale ai Repubblicani? Ma io solo mi opponeva al precipitare della fazione, mentre voi mostravate volerle ormai dare vinte le mani(257). Forse per avere convocato i comizii universali? Ma con un Giornale protetto da una parte di voi, questo provvedimento consigliavate e pretendevate(258)! Forse perchè alla difesa delle patrie frontiere con tutta l'anima attendeva?... - Forse perchè alla restaurazione del Principato Costituzionale io ostava?... E qualcheduno di voi lo ha detto per onestare la tradita fede, che non si onesta mai. Ma di questo più tardi.
Urgeva pertanto, che io mi atteggiassi in modo, che le insinuazioni dei malevoli, i rancori delle vanità offese, i sospetti di parte non facessero breccia nell'animo del Popolo maravigliosamente commosso: e, molto più importante ancora, urgeva che le esterne turbe non passassero sul capo al Governo e ai suoi conduttori stessi; salvare insomma la città. Però, andando in Senato, alla proposta del Senatore Corsini, che il Governo Provvisorio conservasse le forme attuali governative dello Stato, e il potere devoluto alla persona del Principe, risposi a un di presso nei termini seguenti; e dico a un di presso, perchè tutti conoscono che la nostra stenografia lasciava molto a desiderare, in fatto di esattezza.
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