Non piacquero le notizie Martini; il Partito mandò suoi emissarii sul luogo a invigilare, è comecchè non ricavassero costrutto, pure tornarono ad assalirmi; onde io di nuovo mi rivolsi al Prefetto di Pisa; e questi sempre più confermando i suoi Rapporti, io mi adoperai così efficacemente, che giunsi a rimuovere cotesti arrabbiati dalla disonesta persecuzione. Le lettere responsive dell'ottimo signor Martini, tutte di suo carattere, furono, se non erro, dal Segretario Chiarini consegnate al Segretario Allegretti, affinchè le depositasse nello Archivio. - Il signor Barone Bettino Ricasoli volevasi ad ogni costo arrestato e processato; lui accusavano di cospirazione, eccitatore di sommosse, ricoglitore nel suo castello di Broglio di moschetti, e perfino di cannoni(269). Questo signore aveva provato avverso, e però doveva essermi raccomandato maggiormente: almeno io penso, e sento così!.... Mandai persona a posta, fidata e discreta, e trovai che moschetti ne aveva, ma per la Guardia Civica, ed anche cannoni, ma di legno, innocente minaccia un giorno su i merli del Castello, adesso confinati in cantina, come vediamo tutto giorno accadere anche ad oggetti che cannoni di legno non sono, e lo hanno per bazza; e lui inconsapevole difesi da fastidii, e forse da gravi pericoli. Detenuto nel Forte San Giorgio per ordine della Commissione Governativa, di cui il Barone Ricasoli faceva parte, io volli contestargli questo fatto: pare che poco, anzi punto lo muovesse. Io ho reso bene per male, altri resero male per bene: certo i Signori della Commissione mi hanno fatto perdere tutto.
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