Pagina (370/1183)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Se lo hanno accolto, e quale urto mai vi augurate che facciano poche barche, contro fortezze giudicate insuperabili, e difese da molte centinaia di cannoni di grosso calibro? Non poche barche, ma intere armate male si avventurerebbero sotto le batterie del Falcone e della Stella. Dove poi non fosse arrivato, come si sosterranno le vostre barche, se venissero ad incontrarsi contro le fregate a vapore il Porco-Spino e il Cane Mastino, rinforzate dalla fregata a vela la Teti, e il vascello di primo ordine il Bellerofonte(273)? Ma nč queste, nč altre, erano riflessioni da potersi avventurare a quel tempo, nč alcuna. "A Portoferraio! a Portoferraio!" urlava la turba infellonita, e bisognō darle aperto il Dispaccio, che vollero portare alcuni di quella allo Ufficio del telegrafo. Come ci hanno testimoni i quali attestano, che nella mattina dell'8 febbraio il Niccolini diceva: "Noi siamo d'accordo, tranne col Guerrazzi... ma...", cosė non ne mancano altri co' quali egli confidandosi, nei primi giorni di cotesto mese infaustissimo, palesava: "andrebbe bene ogni cosa; solo resistere Francesco Domenico alle loro mire, ma gli avrebbero messo il cervello a partito."
      La storia moderna mi somministrerebbe esempii in copia per mostrare come in simili casi si comportassero uomini incanutiti fra guerreschi pericoli. Vi rammentate il 17 marzo del 1848 a Milano? Quando i deputati del Popolo lombardo si presentarono al conte O'Donell capo del Governo, per esigere da lui la sanzione di atti ostili all'Austria, negava forse?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





Falcone Stella Porco-Spino Cane Mastino Teti Bellerofonte Portoferraio Portoferraio Dispaccio Ufficio Niccolini Guerrazzi Francesco Domenico Milano Popolo O'Donell Governo Austria