Come vorrete rispondere a Roma? Le direte voi: per renderti lo addio, per stringerci a te, noi aspettiamo il 15 marzo? Ed allora quale sarà il giorno che attenderete voi, o Toscani, per assistere alla Costituente nazionale? - Deh, correte, o Rappresentanti dei Circoli, correte in nome di Dio! e presto, a Firenze! - Noi vi attendiamo con ansia indicibile, con inenarrabile affetto; noi vi apriremo le braccia, noi vostri confratelli nel sostenere pubblicamente i diritti del Popolo. E vi accoglieremo col giubbilo, con la riconoscenza di chi vede rifiorire una cara vita e minacciata e soffrente(306).
E per ben tre volte questo Proclama mandavasi per tutta Toscana, e con tali comenti lo accompagnavano:
Questo indirizzo noi ripetiamo anche quest'oggi, e lo ripeteremo sempre finchè ne sia mestieri. - Preghiamo i Circoli Toscani a fare noto all'Uffizio dell'Alba lo INVIO delle loro deputazioni, o di spedirci copia dei loro Indirizzi al Governo Provvisorio in proposito della Unione con Roma. Noi li pubblicheremo immediatamente, ed avremo uno incoraggiamento di più a non ismettere in quella perseveranza, che, se ci suscita le velleità dei pochi, ci frutta d'altronde la simpatia di ogni buono Italiano, e il soddisfacimento della nostra propria coscienza(307).
Così un Governo fuori del Governo avevano creato i Settarii, e tutti infiammati in quei loro smaniosi spiriti, per venire a capo dei concepiti disegni, non badavano con accuse di ogni maniera, ed insinuazioni di tradimento a mettermi in mala voce del Popolo, ed anche, poichè docile benchè nelle mani loro non mi trovarono, a farmi capitare sinistramente.
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