Che mi parlate voi d'austriaco intervento ai confini, quando l'intervento austriaco è sempre in casa?...(315)"
Nella citazione che segue leggiamo cose che male ci basterebbe l'animo compendiare; solo io prego chi legge ad avvertire la favella ebbra di superbia e di minaccia, foriera della rivoluzione, che già si spera trionfante, e la urgenza dei provvedimenti proposti da mandarsi ad esecuzione. Il Popolo in armi aveva ad ordinare, il Governo ad obbedire. Ecco, il dado è tratto; adesso staremo a vedere se meco si salva la civiltà, o se, me sopraffatto, la Rivoluzione allaga con la sua barbarie. - O voi, uomini di ordine, nudriti sempre dallo Stato, promossi alle cariche, insigniti di onori, voi osate domandarmi perchè io non fuggiva? Rispondete piuttosto a vostra posta voi: Perchè non vi stringevate animosi intorno a me per salvare la Patria e per impedire la decadenza del Principe? Perchè, dite, me lasciaste solo a lottare contro tanto sforzo rivoluzionario? Amici del Principe voi? Ah! voi lo abbandonaste allora; e voi adesso, con persecuzione che egli non vi comanda, che invano sperate gli possa essere accetta, senza verità, senza convinzione, senza coscienza, non dettando carte, ma tendendo agguati, con gelato furore, con l'astio della ingratitudine, con passioni malnate, che enumerare è ribrezzo, avventandovi contro cui dovreste rispettare, voi, - se dipendesse da voi, - lo rendereste odioso e crudele.... Ah! la pazienza ha un confine, e perdonate, o miei compatriotti, questo sfogo a chi si sente da ventotto mesi avvelenare il sangue più puro del suo cuore dai morsi di schifosi scorpioni.
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