Salviamo la Patria, cittadini del Governo Provvisorio!... E per salvarla incominciamo dal proclamare in diritto, dal consumare in fatto la decadenza della Famiglia di Lorena dal trono di Toscana. Questa decadenza, questo diritto, questo fatto, se ne persuadano i Toscani, non è ancora consumato.
Cittadini del Governo Provvisorio, grande errore voi commetteste nel trascurare di proclamare il regime repubblicano e la Unione immediata con Roma il giorno stesso in che saliste al Potere. Cotesta vostra diffidenza nel senno e nella virtù del Popolo vi ha ora reso impotenti a salvarlo, giacchè ora a lui fa d'uopo salvarsi da sè stesso, proclamando ciò che voi, per ritegno o per paura, trascuraste di proclamare.
E il Popolo si salverà, il Popolo salverà la Patria!
Senza attendere la convocazione di troppo remota e lontana della toscana Assemblea Costituente, i rappresentanti di tutti i Circoli toscani, quelli dei principali Municipii, quelli della Guardia Cittadina e di qualunque altro corpo morale e politico toscano, accorreranno solleciti in Firenze allo invito che loro sarà mosso dal Circolo del Popolo. Quivi essi faranno di gran cuore ciò che voi non faceste, e il Circolo del Popolo avrà la gloria di avere, per la seconda volta, salvato la Patria pericolante....
Il Popolo provveda alla salute della Patria, scacciando il tiranno.
Il Governo provveda per parte sua, a riparare in parte al grave fallo commesso, richiamando nella Capitale sotto severe comminatorie tutti li aristocratici che se ne allontanarono allo allontanarsene di Leopoldo: - e ove essi ricusino, a gravi imposte sieno condannati, le quali, sparse nel Popolo bisognoso, lo riconfortino e lo aiutino a durare nella quiete e nell'ordine necessario in sì gravi momenti.
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