13 febbraio 1849. Il Granduca è sempre in Santo Stefano. Sparge danaro. Grossetani hanno rotto la strada che conduce a Santo Stefano. Le popolazioni maremmane tutte in armi, avverse al Granduca.
15 febbraio 1849, ore 12 m. Partenza del Ministro inglese. - Il Virgilio va a Ponente con due compagni di Sir Carlo Hamilton.
Ore 3 p. m. Istruttore dei Principini s'imbarca per l'isola del Giglio o per Gaeta, come sembra, per fissare un palazzo di dimora.
Ore 4 p. m. Visita delle LL. AA. al Can Mastino; voce che sieno partite, ma tornano a terra; pure si accerta, che poco più si trattengano.
16 febbraio, ore 7 a. m. Nella notte è arrivato dall'Alberese un Bestiaio con dispaccio pel Granduca.
Ore 9 a. m. Arrivo dell'Agente dall'Alberese con venti starne e un capriolo.
Ore 2 p. m. Fregata mette segnali.
Ore 4 p. m. Il Granduca va a bordo della Fregata Teti in compagnia del Comandante.
Ore 5 p. m. Arrivo di un espresso a spron battuto con dispacci pel Principe.
17 febbraio, ore 6 1/2 a. m. Leopoldo è sempre in Santo Stefano.
Ore 7 a. m. Arrivo del Porcospino.
Ore 6 p. m. Sembra che il Granduca voglia partire. Imbarca sul Can Mastino bauli, valigie ec. Ore 10 p. m. Seguita lo imbarco.
18 febbraio, ore 12 1/2 di mattina. Arrivano i Ministri di Francia e Spagna. Sono presenti quelli di Piemonte, Roma, Svezia, Prussia: si attende il Russo. - Stanno ancorati in porto Teti, Porcospino, Can Mastino. Sordini e Lambardi al fianco del Granduca. - Prete Baldacconi mandato a Siena per motivo segreto. Dama Palagi sviene alla lettura di certa lettera.
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