Badate, dicevano, a non lasciare partire la Guardia Municipale Livornese, e sostituirla dalla Fiorentina, però che questa sia qua mandata per opprimere la libertà(358).
In quanto al Battaglione di Linea avviato a Livorno, si guardassero dal Colonnello Reghini, a cui avevano commesso di trarre a palla sul Popolo, come già aveva fatto sul Popolo pistoiese(359). Il Popolo si commuove, e circondato il Palazzo del Governatore in numero di 4,000 persone, domanda a morte il Colonnello; altri urlano che si cacci in carcere. "Il Governatore, narra il signor Reghini nel suo Rapporto, si addimostrò sgomento, varii dei suoi spaventati, perchè circuito il Palazzo, e l'anticamera invasa da turbe, che esaltate chiedevano la mia persona in loro possesso, e i moderati gridavano venissi posto alle segrete(360). Ed io, ben contento di secondare la volontà del Popolo indignato (non so perchè), esortai ad essere dal Popolo stesso condotto in segrete, dove giunsi molto a stento: ma coadiuvato dai buoni che mi fecero corona, mi restò lontano lo stiletto, nè si ottenne di gettarmi a terra." Io rimasi fieramente percosso per tanto vituperio, imperciocchè il Governatore dovesse nel suo Palazzo, come in asilo inviolabile, custodirlo, nè mai consentire, se non che calpestando il proprio petto, cotesti furibondi giungessero al petto del Colonnello. Avvertito per telegrafo, adoperando la destrezza persuasa dalla gravità dello accidente, senza intermissione rispondo: "Importa grandemente sia fatto il processo ai soldati di cotesto reggimento che si ribellarono.
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