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      E dove si ricerchi argutamente la materia, tu vedi in cotesta lettera espressa la traccia di pressura attuale. Invero, ricordisi quanto nel § della Dimostrazione provai con la testimonianza dei Giornali, voglio dire le Deputazioni dei Circoli una succedentesi all'altra nel giorno 13 febbraio, e con quanta mansuetudine oggimai č manifesto, per essere ragguagliate di quanto sapeva e operava; e allora si comprenderā come, per ischermirmi dall'accusa di negligenza (e insinuavasi tradimento), rimproverato, rimprovero di essere lasciato privo di novitā. Ancora: il linguaggio che correva su per le bocche degli uomini in quei tempi, ed usavasi nelle scritture, nelle petizioni dei Circoli, ed in quel punto si favellava dalle persone che mi stavano al fianco, forza č che trapassi nel Dispaccio, siccome nel Dispaccio dell'8 febbraio fecero passaggio le parole: "il Principe č decaduto;" e oggimai per mille documenti č provato com'io questa decadenza conflittassi e impedissi. Finalmente, quantunque commosso dalla presenta perturbazione, bene ordino radunarsi uomini, ma parte inviarsi a Lucca, e parte tenerne a disposizione del Governatore di Livorno, il quale a sua volta aveva a dipendere dal Generale D'Apice, come fu dimostrato di sopra.
      Ora l'Accusa (ma di siffatti studii non si occupano le Accuse) se avesse desiderato chiarirsi, poteva mettere a parallelo degli atti che incolpa, altri atti che pure ella raccolse nel suo Volume, e confrontando avrebbe acquistato la conferma (dove facesse mestieri) della patita coazione.


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Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





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