Chiunque con fatti o detti attenta alla salute pubblica, commette scandali, ed eccita la guerra civile, sarà considerato traditore della Patria, e come tale punito. - Firenze, 10 febbraio 1849.
Il giorno seguente, osando di più, il Governo dichiara: suo primo dovere consistere nel mantenere la pubblica sicurezza; in quanto alle sorti toscane, aversi queste a decidere dalla intera Nazione col mezzo dei suoi Deputati; rispetterebbe allora il Governo le volontà del Popolo sovrano: - con le quali sentenze davo ad intendere senza ambage, che tutto quanto era stato deliberato da parte del Popolo a Firenze io riteneva per irrito, e come a cosa di nessun valore ricusavo sottopormi: la universa Toscana, debitamente interrogata, disponesse di sè:
Dopo che la Toscana fu priva di uno dei tre Poteri dello Stato, fu eletto dal Popolo, e confermato dal libero voto delle Assemblee, un Governo Provvisorio. Primo ed ultimo dei doveri di questo doveva essere la tutela dell'ordine pubblico. A tanto dovere non mancherà mai questo Governo, finchè gli bastino tutte le sue cure, e tutto sè stesso.
Ai Toscani poi tutto il diritto, e il dovere insieme di decretare la forma che ha da prendere lo Stato. Quando i Deputati eletti liberamente per universale suffragio avranno espresso la volontà loro, il Governo Provvisorio darà primo lo esempio della più perfetta obbedienza ai voleri del Popolo Sovrano. - Firenze 11 febbraio(382)."
Finalmente il giorno 14 di febbraio, il giorno stesso del Dispaccio incriminato, faceva scrivere dal Segretario Marmocchi al Governatore di Portoferraio: "SA PERALTRO CHE SE IL PRINCIPE È PARTITO, NON È DECADUTO(383)."
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