Però di Volontarii a Lucca non vi era bisogno; e se fu detto, e' si fece per istornarli dalla Maremma; il maggiore uopo di forze, almeno per testimonianza di persona autorevole, era colà, e non altrove; dacchè, partito il Principe, cessava il pretesto di agitarsi in suo nome. Infatti Cesare Laugier, malgrado che il Granduca sul partire da Porto Santo Stefano lo nominasse suo Commissario in Toscana, a cagione della sua partenza, ritenne cotesto Decreto di nessun valore; e le parole contenute nel chirografo, che nel 22 febbraio 1849 egli mi dirigeva da Massa, lo dichiarano espresso: "La partenza del Principe in terra straniera sciolse il Laugier da ogni scrupolo. Credutosi svincolato dal giuramento, pensò il miglior mezzo, per evitare lo spargimento di sangue, retrocedere nelle posizioni da cui era partito."
XXV.
Spedizione di Lucca.
§ 1. Dimostrazione storica.
Dove io indirizzassi la parola ai benevoli soltanto, mi sarebbe avviso procedere a modo di storico, risparmiando loro il tedio di leggere una serie di allegazioni non sempre piacenti, qualche volta tristissime; ma essendo io accusato, e favellando ad uomini che meco certo non vogliono fare a fidanza, è pur mestieri che io vada piuttosto compilando documenti, che dettando storie. Per ora mi aiuto con le notizie che mi somministrano taluni libri e giornali e qualche persona dabbene a cui duole questo mio strazio, e il Volume dell'Accusa a cui questo mio strazio punto non duole; anzi le piace. Quando mi saranno consegnati gli Archivii, potrò confermare lo esposto ed ampliarlo a maggiore edificazione dei cultori della giustizia; nonostante, anche quello che mi è venuto fatto raccogliere basterà al mio assunto presso gli onesti: e forse, o io erro a partito, ce ne sarà di avanzo.
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