I Generali alla frontiera badano ai Prussiani, noi qui dentro dobbiamo badare agli aristocratici cospiranti sempre contro la Libertà(427). La causa della rivoluzione potrà salvarsi, se accorriamo tutti ai confini; ma lasciandoci dietro le nostre famiglie abbandonate, i nostri nemici le trucideranno; dunque è necessità mettere mano al sangue: forse la causa della rivoluzione soccomberà, dunque vendichiamoci anticipatamente della temuta disfatta sopra questi aborriti, che dispererebbero la nostra agonia con gl'insulti del trionfo; sia che vinciamo, sia che perdiamo, bisogna far sangue."
Riandate col pensiero le citazioni allegate nelle pagine precedenti, anzi aggiungetevi anche questa: "Per combattere il nemico straniero bisogna non temere che il nemico interno c'insidii e ci minacci alle spalle. La Fazione, non c'inganniamo, è numerosa, e potente. La coscienza della causa dà il debito, e il diritto della vittoria: questo fa legittimo, e sacro ogni mezzo(428);" e vedete se la mossa del Laugier partoriva in Firenze i medesimi furori. Lascio la decadenza del Principe gridata a furia; lascio la Repubblica proclamata per gittare, come dicevano, un fatto compíto davanti ai suoi nemici; non ricordo il bando di traditore posto addosso dalle turbe invelenite; ma, con ribrezzo, mi trovo costretto a rammentare la empia gioia della vicina strage, gli eccitamenti orribili a purgare con battesimo di sangue le strade della nostra città: e qui mi taccio, perchè nel ravvolgermi per queste memorie mi prende al cuore una tristezza infinita, che poco è più morte.
| |
Generali Prussiani Libertà Fazione Laugier Firenze Principe Repubblica
|